Complicanze dell'ipertensione arteriosa

Complicanze aterosclerotiche. L'ipertensione arteriosa determina il rimodellamento dell'intima come meccanismo di difesa dei vasi arteriosi (accrescimento, morte e migrazione cellulare) favorendo la penetrazione e l'adesione dei leucociti come i macrofagi ricchi di lipidi che lesionano la parete e predispongono alla formazione della placca aterosclerotica (altri fattori predisponenti sono il diabete mellito, l'obesità, la dislipidemia, il tabagismo, la sedentarietà). La presenza di placche nei vasi coronarici e l'aumentata richiesta di ossigeno come conseguenza dell'ipertrofia miocardica causa ischemia che si manifesta con angina pectoris se la stenosi non è totale ed infarto miocardico se è totale. 

Cardiopatia ipertensiva. E' noto che l'ipertensione arteriosa provoca ipertrofia ventricolare sinistra; la ridotta distensibilità del ventricolo sinistro conduce infine allo sviluppo di insufficienza cardiaca (inizialmente il cuore si ipertrofizza, le fibre si allungano per mantenere la gittata cardiaca per vincere la resistenza periferica aumentata ma a lungo andare questo aumento di lavoro non è più sostenibile e si va verso l'insufficienza cardiaca).

Complicanze renali. L'ipertensione arteriosa determina una vasocostrizone a livello dell'arteriosa afferente del rene come difesa della pressione glomerulare ma a lungo andare si ha un danno dei vasi preglomerulari fino alla loro dilatazione con aumento della pressione nel glomerulo, e ipertrofia funzionale dei nefroni. Si va quindi da un grado lieve di insufficienza renale fino alla sindrome uremica con proteinuria ed edema.

Encefalopatia ipertensiva. L'ipertensione arteriosa genera un aumento della pressione intracerebrale; in alcune aree si crea vasodilatazione con aumento della permeabilità capillare, edema, microinfarti, emorragie lacunari, aneurismi di Charcot-Bouchart, emorragie subaracnoidee, trombosi cerebrale (la produzione di un trombo è dovuta ad attivazione patologica del meccanismo emostatico e l'ipertensione arteriosa con le alterazioni che provoca sull'endotelio lo favorisce) .

Retinopatia ipertensiva. L'ipertensione arteriosa può causare retinopatia ipertensiva di grado I: degenerazione ialina della parete arteriolare; di grado II: spasmi focali delle arteriole con incroci arterovenosi; di grado III: compaiono essudati (duri e molli) ed emorragie (a fiamma o a macchia e puntiformi); nel IV grado abbiamo papilledema.